Prendo spunto da un interessante articolo su WPLift, che elenca i “nove modi per guadagnare con WordPress”, per invitarvi a commentare e magari raccontare la vostra esperienza in merito oppure anche porre domande su ognuno dei punti, che proverò a riassumere qui di seguito, aggiungendo un decimo punto che come capirete mi riguarda personalmente:
- design e vendita di temi
- sviluppo e vendita di plugin
- personalizzazione di un tema esistente
- trasformazione da PSD a WordPress
- consulenza
- formazione
- sviluppo di soluzioni SAAS (Software As A Service)
- creazione di siti e blog per i contenuti
- sviluppo di siti Web ad accesso riservato
- lavoro editoriale (libri e articoli su riviste e Web) sull’argomento
Il decimo punto potrebbe rientrare, volendo, nel sesto, tuttavia non sempre chi scrive fa anche formazione, come del resto c’è chi invece fa entrambe e, come nel mio caso, si occupa anche di più attività fra quelle elencate.
E voi, a quale utilizzo ‘proficuo’ di WordPress siete interessati o in quale siete già impegnati?
Ciao. Mi interesserebbe saperne di più su quanto descritto al punto 10. Unire anche questa attività a quella di formazione potrebbe interessarmi. Domanda: tu riesci effettivamente a guadagnare con tali attività?
Ti ringrazio in anticipo.
A presto
Diciamo che in genere l’attività di formazione va ottimamente a braccetto con quella editoriale, nel senso che la scrittura di uno o più libri, ma anche di semplici articoli su riviste specializzate (in questo caso di informatica, ma non necessariamente) può fare da ‘curriculum’ per la carriera di trainer/docente, anche perché se si ha la predisposizione a trasmettere il know-how su un argomento da un punto di vista didattico, dovrebbe essere altrettanto naturale far confluire questa predisposizione nella scrittura di articoli, tutorial o interi libri. Personalmente ‘vivo’ di editoria da sempre, sebbene a fasi alterne ovviamente legate anche al mercato (per es. non scrivo per riviste da diversi anni, se si esclude una breve ‘sortita’ di alcuni mesi l’anno scorso ma su altri argomenti), non principalmente con i libri ma conto di concentrarmi proprio su questo settore, e ti posso assicurare che ci si può ricavare una rendita quasi equivalente a uno stipendio, se si riesce a pubblicare almeno una mezza dozzina di libri e tenere il ritmo aggiornandone le edizioni negli anni successivi, anche se occorre in questo caso estendere notevolmente la portata della propria esperienza e del proprio know-how in modo da coprire vari aspetti e specializzazioni dello stesso argomento.
Ciao Bonaventura!
Come ho già avuto modo di scriverti sto apprezzando tantissimo il tuo libro e lo trovo veramente interessante. Rinnovo i miei complimenti e trovo geniale il fatto che si possa continuare a esporre argomenti, dubbi e quant’ altro sul tuo sito.
Ancora grazie e buon lavoro!
Ps: se capiti al Nord Sardegna per lavoro tienici aggiornati! 😉 Idem sui tuoi futuri lavori editoriali che sicuramente acquisterò.
Saluti
Gianni
Grazie Gianni, se capito da quelle parti vi avviso senz’altro, contaci! 🙂
sono curioso, con che mezzo hai ottenuto le ricerche on line che ti hanno suggerito di scrivere questo articolo?
Ciao Alessandro, se ti riferisci alle chiavi di ricerca riportate a fine articolo sono state generate DOPO la pubblicazione dell’articolo, quindi si tratta di ricerche che hanno condotto (il verbo è inteso in questo senso) i lettori al contenuto attraverso Google, e non viceversa. Si tratta come sempre di un plugin, che in questo caso memorizza le chiavi di ricerca e le trasforma in contenuto ‘statico’, dando un’ulteriore spinta alla SEO. Ne parlerò approfonditamente sull’altro blog che sto per varare, collegato al mio secondo libro, http://www.wpmarketingseo.it. Lo strumento che uso, invece, per analizzare le tendenze di ricerca è ovviamente quello di AdWords (insieme a Google Trends), se ti riferisci a questo tipo di analisi.